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islam Ramadān: i segreti nascosti dietro il digiuno islamico.

2014
19 mag



AZIONI VOLONTARIE CHE ANNULLANO IL DIGIUNO (mufsidāt)

Nessuna azione involontaria o accidentale o coatta, fatta con sincerità dimenticando di esser in quel momento in digiuno, annulla il digiuno stesso. (Sahih Muslim 1155)
Se una persona che sta compiendo il digiuno, commette involontariamente (se non si ricorda più che sta facendo digiuno, oppure per obbligo imposto da terzi), qualche atto che teoricamente annullerebbe il digiuno, allora il digiuno e' ancora valido, perchè non e' fatto intenzionalmente; se uno persiste volontariamente e coscientemente in tale atto proibito, il digiuno viene naturalmente invalidato.
Tradizionalmente, le cose che annullano il digiuno (mufsidāt) sono di due tipi (anche se alcune madāhib considerano quattro categorie):
1. Ciò che lo annulla e rende necessario recuperarlo
2. Ciò che lo annulla e rende necessario sia recuperarlo che compiere l'espiazione

1. Nella prima categoria:
  • Mangiare e bere intenzionalmente qualcosa di valore nutritivo, volontariamente o qualcosa per scopi medicinali, durante l'arco diurno, pur essendo coscienti di eseguire il digiuno(hanafi le mette nella seconda categoria con necessità di espiazione)
  • Vomito intenzionale e volontario.
  • Povere intenzioni sincere di digiunare.
  • Introduzione volontaria di qualsiasi cosa negli orifizi anale(supposte, ad esempio) e vaginale, cavita' nasali, orali epadiglioni auricolari.
  • Mestruazioni
  • Parto
  • Mangiare o bere o compiere l'atto sessuale credendo per errore che sia già giunta l'ora del tramonto o che non sia ancora apparsa l'alba.
2. Nella seconda categoria:
  • Avere rapporti sessuali durante l'arco diurno,o eiculazione o orgasmo, conseguente ad azione volontaria di piacere sessuale da soli, o con la propria moglie.
  • Eiaculazione volontaria, dovuta a baci,palpeggiamenti vari, annulla il digiuno e impone la ripetizione del giorno mancato, (se dovuta solo ad uno sguardo non invalida il digiuno)

AZIONI VOLONTARIE COMMESSE CHE NON ANNULLANO IL DIGIUNO

  • Immergersi e bagnarsi e lavarsi nell'acqua.
  • Inghiottire la saliva.
  • Ingerire accidentalmente dell'acqua via orale o nasale (hanafī la mette fra le cose che richiedono un recupero senza espiazione, anche se accidentalmente (Tabyīn, I, 329))
  • Rafreddare il proprio corpo dal calore con acqua fredda
  • Porre un indumento bagnato sul proprio corpo per il calore
  • Mettere la polvere di kôhl negli occhi (quindi truccarsi)
  • Baciarsi, purché ci si controlli e non si arrivi all'eccitamento sessuale
  • Iniezioni volontarie (anche se alcune scuole lo danno come azione che annulla il digiuno)
  • Il salasso
  • Sciacquare la bocca, lavarsi i denti con spazzolino e dentifricio (evoluzione del siwāk), anzi è sunnah
  • Inalare e utilizzare profumi o altro
  • Tutto ciò che è inevitabile: inghiotire la saliva, la polvere.
  • Masticare qualcosa senza inghiottire (anche se alcune scuole lo danno come azione che annulla il digiuno, hanafī la dà come azione permessa (ja'iz), ma riprovevole (makruh))
  • Medicarsi esternamente
  • Coppettazione del sangue (hijāma) o prelievo del sangue, purché non indebolisca una persona
  • Uso del clistere
  • Svegliarsi in stato di impurità maggiore (janaba)
  • L'assorbimento tramite i pori della pelle non invalida il digiuno (Durr, Radd, 2, 113; Tabyīn, I, 323-4)
  • Uso di colliri (Al-Jāmi` fī Ahkām al-hiyām, 48-9; Maqālāt Fiqhiyya, 207; Ibn Taymiyya afferma che non vi è consenso unanime già allora, fra i sapienti)
tratto da Islamitalia.it

QUALCHE CONSIGLIO ALIMENTARE SULLA ROTTURA DEL DIGIUNO

La rialimentazione è la fase più delicata del digiuno ed è anche quella che viene più sottovalutata. Gandhi diceva che anche gli sciocchi sanno digiunare ma che solo i saggi sanno ricominciare correttamente a mangiare dopo un digiuno.
I primi alimenti ad essere reinseriti sono quelli che non richiedono una digestione laboriosa e che vengono più facilmente assimilati, come ad esempio spremute, centrifugati di frutta e di verdura.
Cibarsi di frullati di frutta e di verdure,dopo inserire frutta e verdura fresca,e poi man mano rintegrando tutti gli alimenti,con l'esclusione di cibi grassi,fritti ed dolci elaborati.
Il dott. Farouk Haffejee dell'Islamic Medical Association of South Africa di Durban, sulla base di ricerche condotte in merito ai problemi medici riscontrati, afferma che durante il mese di Ramadan, "la nostra dieta non dovrebbe differire molto da quella normale e dovrebbe essere il più semplice possibile". Inoltre ritiene che la dieta dovrebbe mantenere il nostro peso normale, anche se nell'eventualità uno sia in sovrappeso, Ramadan rappresenta un buon momento per perdere qualche chilo di troppo.

Cosa raccomandava il profeta ( pace e benedizione su di lui )

Il Profeta Muhammad raccomanda vivamente di osservare queste pratiche, specialmente durante Ramadan:
1. Fare uno spuntino leggero prima del sorger dell'alba, spuntino noto come suhur;
2. mangiare tre datteri e bere un pò d'acqua subito il tramonto, dicendo questa preghiera: "Allahumma, laka sumna wa 'ala rizqika aftarna"
(0 Dio, per Tua causa abbiamo digiunato e adesso interrompiamo il digiuno col cibo che tu ci hai dato);
3. fare pasti leggeri il più possibile, poichè, come dice il Profeta, la peggior cosa che un uomo possa fare è riempirsi lo stomaco;
4. osservare l'orazione supererogatoria nota come tarawih;
5. far visita ai fratelli e intensificare le pratiche di solidarietà;
6. incrementare lo studio e la recitazione del Qur'an;
7. esercitare al massimo la pazienza e l'umiltà;
8. essere straordinariamente cauto nell'usare i sensi, la mente e soprattutto, la lingua; astenersi dalle chiacchiere inutili e dai pettegolezzi ed evitare ogni movimento sospetto.

Raccomandazioni generali.

  • Prendete frutta, verdura e molta acqua
  • Se sei incinta o sei il tipo che diventa molto affamato velocemente, prova con l'avena che aiuta a sentire meno la fame. Prendi anche succhi di frutta e Kurma
  • Evitate caffè e tè, in quanto provocano una minzione frequente, e vi sentireste più disidratati nel corso della giornata, eventualmente usare integratori sostitutivi a base di guaranà. Moderare il consumo di the, (per via della privazione di ferro e della perdita di sali minerali come potassio e magnesio)
  • Non riempitevi al sahur. Siate moderati. In questa fase che generalmente avviene in orario ancora notturno prima dei primi albori mattutini, mangiate cerali integrali, frutta secca (come albicocche secche, fichi, prugne e mandorle, noci), datteri, banane, orzo, frumento, avena, semolino, fagioli, lenticchie, farina integrale, e riso non raffinato, grano integrale, cereali, semi, verdure (come fagiolini, piselli e spinaci), frutta con la pelle (cibi che danno energia per un lasso di tempo più lungo e sono ricchi di fibre)
  • Sconsigliati i fritti e molto grassi e cibi che contengano molto zucchero
  • Mangiare lentamente
  • Non fumare
  • Evitare bevande gasate (coca cola, succhi di frutta preconfezionati e tutte bevande che contengono molta caffeina, zucchero o aspartame)
  • Bere molta acqua tra Iftar ed il momento in cui si va a dormire.

Riassumendo: la definizione del digiuno di Ramadān

Il digiuno di Ramadān, su base teologica, giurisprudenziale e spirituale, è classificabile come:
  • Arqan al-Islām (pilastro dell'Islam, fonte: Sunna)
  • Al-‘Ibadat (pratica di culto)
  • Ahkām
  • Fardh (obbligatorio)
  • Hassanāt 
  • Jihād verso ihsān (sforzo per migliorarsi spiritualmente)
  • zuhd ad-dunya (pratica ascetica)
  • astinenza (imsâk), esaltazione (rif’a) e abbandono (Ibn al-'Arabi)
  • mezzo per ottenere taqwa
  • elemosina purificatrice del corpo (Al-Ghazzali)
  • espiazione dai peccati (hadìth Muslim riportato da Ahmad)
  • il digiuno è yoga (pratica psico-fisico meditativa)
  • il digiuno è silenzio del corpo e della mente
  • autocontrollo
  • autodisciplina
  • ricerca spirituale della conoscenza interiore
  • richiamo alla sobrietà
  • elevazione al trascendente
  • eliminazione di tossine e occasione di regolarizzare l'alimentazione ed il peso corporeo
  • deprivazione sensoriale


ASPETTI MEDICI DEL DIGIUNO ISLAMICO

In particolari condizioni, sopratutto quando la persona ha problemi di salute,il digiuno islamico andrebbe seguito da un medico o da un terapeuta esperto di digiuni e nutrizione e delle eventuali reazioni che l'organismo potrebbe avere ed in alcuni casi dovrebbe esser prescritto o meno dal medico stesso.
Dal punto di vista nutrizionale, il digiuno islamico rientra in una delle classificazioni dei vari tipi di digiuno terapeutico: esso è un digiuno totale senza liquidi esclusivamente diurno.
Ci sono vari tipi di digiuno cosidetto "terapeutico".
Il nostro metabolismo si regge, infatti, su due attività in equilibrio: l’anabolismo (costruzione) e il catabolismo (distruzione di materia organica), che produce continuamente scorie eliminate attraverso gli organi escretori (reni, fegato, intestini, pelle, vie respiratorie).
Durante il digiuno il corpo trae nutrimento dalle sue riserve e dai suoi tessuti in un processo chiamato autolisi (digestione dei propri tessuti), ma utilizza a questo scopo gli elementi deteriorati, involuti e meno sani come nutrimento a favore dell'intero organismo, contribuisce al rinnovamento cellulare rivitalizzando l’intera struttura organica, una sorta di autotrofia del nostro corpo (condizione nutrizionale di autoproduzione delle proprie risorse).

Cosa avviene durante il digiuno ?

  • 1. Nel primo periodo di postassorbimento si assiste ad una progressiva accentuazione della glicogenolisi epatica ("scomposizione" del glicogeno nelle singole unità di glucosio che lo costituiscono), necessaria per far fronte al calo glicemico e rifornire di glucosio i tessuti extraepatici.
  • 2. Nelle prime 24 ore di privazione alimentare, il metabolismo è sostenuto dall'ossidazione dei trigliceridi e del glucosio depositato nel fegato sotto forma di glicogeno. Con il passare del tempo, vista la modesta entità delle scorte di glicogeno epatico, la gran parte dei tessuti (muscolo, cuore, rene ecc.) si adatta ad utilizzare principalmente acidi grassi, risparmiando glucosio. Quest'ultimo verrà destinato soprattutto al cervello e ai tessuti anaerobici come i globuli rossi che, per "sopravvivere", hanno assoluto bisogno di glucosio (non possono, infatti, utilizzare gli acidi grassi a scopo energetico). Dal momento che il fegato non riesce a ricavare dalla glicogenolisi più di 3 g di glucosio all'ora, è costretto ad attivare una via metabolica "di emergenza", chiamata gluconeogenesi. Tale processo consiste nella produzione di glucosio a partire dagli aminoacidi.

Il digiuno, quindi, favorisce l'eliminazione tossiemica mediante il sistema dell'autofagia.
Il fenomeno della gluconeogenesi, cioè quel meccanismo per cui l'organismo produce zuccheri smantellando le proteine corporee, non insorge immediatamente ma solo dopo un digiuno totale prolungato per diversi giorni. Prima che si consumino le riserve di grasso passa del tempo, per questo ono è così facile perdere peso durante il digiuno di Ramadan, a meno che non si approfitti per svolgere anche una dieta finalizzata e controllata da attuare alla sera, insieme al digiuno diurno.
Alcune persone accuseranno una lieve stanchezza fisiologica, altre sperimenteranno paradossalmente un aumento di energia fisica e mentale.
Tali persone restano meravigliate della reazione del proprio organismo e si rendono conto di quanto cibo assumono inutilmente e a proprio svantaggio non solo economico ma anche energetico e salutare. Dicono di avvertire un senso di maggiore lucidità mentale e di percepire meglio a livello sensoriale.
Dal punto di vista medico-nutrizionale, le fasi più delicate dei digiuni sono generalmente dal 2° al 6° giorno e soprattutto la rottura con ripresa alimentare perché si rischia di annullare i benefici acquisiti nella fase precedente e nel peggiore dei casi di stare male e creare danni. Il digiuno islamico, in ogni caso, generalmente non prevede più di 14 ore di astinenza totale dal cibo e dall'acqua.

In conclusione.

Il digiuno è mantenere le orecchie, gli occhi, la lingua, le mani, piedi insieme a tutti i sensi liberi dal peccato: bisogna astenersi dal guardare qualsiasi cosa che sia biasimevole o disapprovata.
Il Messaggero di Allah, l’elogio e la pace siano su di lui, disse: "Ci sono cinque cose che rompono il digiuno; la menzogna, la maldicenza, raccontare delle frottole, giurare il falso, la cupidigia e gli occhi concupiscenti."
NON GUARDARE CIÒ CHE NON PIACE A ALLAH ( gloria a Lui l'Altissimo )
Uno sguardo casto, trattenuto dall'osservazione di ciò che è biasimevole o riprovevole, o che distrae il cuore e lo devia dal ricordo di Allah, Grande e Glorioso. Il Profeta, su lui è pace, disse: 'L'occhiata furtiva è una delle frecce avvelenate di Satana, su di lui sia la maledizione divina. Chiunque vi rinuncia per timore di Dio riceverà da lui, Grande e Glorioso, una fede la cui dolcezza troverà all'interno del suo cuore.' Jabir riporta da Anas che il Messaggero di Dio, su di lui sia la pace, disse: “Cinque cose rompono il digiuno di un uomo: la menzogna, il parlare alle spalle, il pettegolezzo, giurare il falso e uno sguardo lussurioso.”
NON DIRE CIÒ CHE NON PIACE A ALLAH ( gloria a Lui l'Altissimo )
Custodire la propria lingua da discorsi futili, dalla menzogna, dal pettegolezzo, dal linguaggio osceno, dalla parola scortese, dalla discussione e dalla polemica; facendo questo si osservi il silenzio e si resti occupati nel il ricordo di Allah, Grande e Glorioso è lui e con il recitazione del Sacro Corano. Ciò è il digiuno della lingua.
Riempire il proprio tempo nel ricordo e nella glorificazione di Allah ( gloria a Lui l'Altissimo ), così come nella recitazione del sacro Corano.
Sufyan disse: “Il dire male degli altri annulla il digiuno.” Layth cita Mujahid dicendo: 'Due abitudini annullano il digiuno: il pettegolezzo e la menzogna.' Il Profeta, su lui è la pace, disse: 'Digiunare è uno schermo; così quando uno di voi sta digiunando non dovrebbe usare un linguaggio volgare o fare discorsi inutili. Se qualcuno vi attacca o vi insulta, lasciatelo dicendo: "Sto digiunando, sto digiunando!" ' La tradizione dice: “Due donne stavano digiunando nel tempo del messaggero di Allah, su di lui sia la pace. Verso la fine della giornata erano così stanche per la fame e da sete, che erano sull’orlo del collasso. Quindi inviarono un messaggio al Messaggero di Allah, su di lui sia la pace, chiedendo il permesso di rompere il digiuno. In risposta il Profeta, su di lui sia la pace, inviò loro una ciotola e disse: "Dite loro di vomitarvi dentro ciò che hanno mangiato." Una di loro vomitò e riempì per metà la ciotola di sangue fresco e di carne tenera, l'altra fece lo stesso così che riempirono la ciotola. Presenti rimasero allibiti. A questo punto il Profeta, su lui sia la pace, disse: "Queste due donne stanno digiunando da che cosa Dio ha reso loro lecito ed hanno rotto il loro digiuno con ciò che Dio, l’Altissimo, ha reso illecito. Si sono sedute assieme e si sono dedicate a sparlare degli altri e questa è la carne della gente sulla quale hanno malignato!” Bisogna chiudere gli orecchi a tutto che è riprovevole. Il messaggero di Allah, l’elogio e la pace siano su di lui, ad esempio disse: "Chi sparla alle spalle degli altri e coloro che lo ascoltano sono soci nel peccato."Bisogna chiudere il resto dei sensi al peccato. Trattenendo la mano dalla malvagità, frenandosi dal perseguire la malvagità, evitando gli alimenti dubbi alla rottura del digiuno.

NON ASCOLTARE CIÒ CHE NON PIACE A ALLAH ( gloria a Lui l'Altissimo )
Non dare ascolto a ciò che è riprovevole; perché tutto ciò che è illecito dire è similmente illecito ascoltare. Ecco perchè Dio, Grande e Glorioso, mette sullo stesso piano chi ascolta cose proibite con chi divora illeciti guadagni, nelle Sue parole
Dopo avere rotto il digiuno, il cuore dovrebbe rimanere in uno stato di sospensione fra timore e speranza poiché non sa se il digiuno è stato accettato.
NON FARE CIÒ CHE NON PIACE A ALLAH ( gloria a Lui l'Altissimo )
Mantieni tutti le altre membra ed organi lontani dal peccato: le mani ed i piedi dagli atti riprovevoli e lo stomaco da cibi discutibili al momento della rottura del digiuno. Non ha senso digiunare -- astenersi da alimenti leciti –- per rompere il digiuno con cibi illeciti.
Un uomo che digiuna così può essere paragonato a chi costruisce un castello ma demolisce una città.
EVITARE DI MANGIARE TROPPO
abbNon esagerate nel cibo lecito nel tempo della rottura del digiuno al punto di riempirsi la pancia.
Non vi è ricettacolo più odioso a Allah, Grande e Glorioso, che una ventre pieno di cibo lecito.
A che serve il digiuno in quanto strumento per sconfiggere il nemico di Allah e di ridurre gli appetiti, se al momento di romperlo si recupera tutto ciò che è mancato durante il giorno!
Lo spirito e la natura segreta del digiuno è quello di indebolire le forze che sono mezzi del Satana per condurci alla malvagità.
È quindi essenziale ridurre l’assunzione di cibo a ciò che si consumerebbe in un pasto normale se non si avesse digiunato. Nessun beneficio deriva dal digiuno se si assomma ciò che solitamente si mangia durante il giorno e la notte assieme.

GUARDARE VERSO ALLAH ( gloria a Lui l'Altissimo ) CON TIMORE E SPERANZA
Dopo la rottura del digiuno, il cuore dovrebbe restare sospeso fra timore e speranza. Perché l’uomo ignora se il suo digiuno sarà accettato da Allah, di modo che incontrerà il Favore divino, o se sarà rifiutato, lasciandolo fra coloro che Lui detesta.
Questo è lo stato d’animo che uno dovrebbe avere alla fine di ogni atto di culto.
La persona in digiuno che non sta digiunando veramente è quella che, sia pure nello stato di fame e di sete, si concede ogni libertà nel peccato. Coloro i quali comprendono veramente il digiuno ed il suo segreto sanno che il chiunque si astenga da alimento, bevanda, desideri sessuali ma commette ogni tipo di peccato è come la persona che, nel compiere l'abluzione passa la sua mano sopra le sue membra tre volte, quindi esteriormente osserva la Legge per quanto concerne quel membro, ma trascura la cosa veramente importante che è il lavaggio reale. Di conseguenza a causa della sua ignoranza, la sua preghiera non è accettata.

Ramadan

Cosa pensa la scienza del digiuno.

Il digiuno fa bene alla salute: ecco perché.
Solitamente, siamo abituati a mangiare almeno tre volte al giorno, ma in realtà praticare il digiuno al massimo un paio di volte alla settimana oppure saltare qualche pasto farebbe bene alla salute.
Sarebbe capace di ridurre le infiammazioni, migliorare la risposta immune del corpo e limitare il rischio di malattie cardiache...
Il nostro corpo è progettato proprio per resistere anche molte ore senza ingurgitare cibo.
Ad esempio, il fegato è capace di conservare per 12 ore energia per poi renderla disponibile appena serve e tutto il nostro organismo adotta una serie di precauzioni per resistere senza cibo.
A dimostrarlo è anche l’articolo pubblicato dallo scienziato americano Mark Mattson su Proceedings of the National Academy of Sciences, secondo cui il digiuno, se praticato sotto controllo medico, riesce ad avere effetti benefici sul cervello, formando nuovi neuroni, e su tutto il corpo in generale.
Riduce le infiammazioni, migliora la risposta immune, potenzia la capacità delle cellule di liberarsi da sostanze di scarto, rallenta la crescita dei tumori e riduce il rischio di malattie cardiache.
Il consiglio è dunque quello di consultare il medico e praticare il digiuno al massimo per due giorni alla settimana oppure semplicemente saltare qualche pasto.
L’importante sarà però continuare a bere molta acqua. Per diabetici, cardiopatici e malati di tumore è un vero e proprio toccasana Tratto da: Fanpage.it
Il digiuno fa bene.
E non lo dicono solo le religioni. Quando ci si astiene dal cibo per 24 ore nel cervello si formano nuovi neuroni e mangiare poco sarebbe un toccasana per chi ha problemi di cuore.
Astenersi dal cibo: nuovi neuroni
Parte del segreto dell’effetto favorevole del digiuno è proprio qui, tanto che basta astenersi dal cibo per 24 ore perché nel cervello si formino nuovi neuroni.
Insomma il nostro organismo si difende dallo stress di stare qualche ora senza cibo adottando una serie di precauzioni che col tempo proteggono i nostri tessuti da guai peggiori.
Stare un po’ senza mangiare fra l’altro riduce l’infiammazione, migliora la risposta immune e potenzia la capacità delle cellule di liberarsi da sostanze di scarto.
E non basta, il digiuno rallenta persino la crescita dei tumori, almeno nei topi; anche le cellule del cancro hanno bisogno di energia ma non sanno farlo utilizzando i chetoni. Così in animali che mangiano un giorno sì e uno no il tumore non cresce Tratto da: www.corriere.it
Il digiuno 4 giorni al mese fa bene alla salute e allunga la vita.
Il digiuno veniva praticato nel passato dagli asceti, dai mistici per purificare il corpo, per migliorare le capacità della mente.
Ma i pareri sui benefici del digiuno sono sempre stati discordi. Arrivano ora – ad avvalorare i risvolti positivi e decantare le qualità del digiuno – i risultati di un recente studio condotto da un team dell’Università della Souther California di Los Angeles, guidato dall’italiano Valter Longo.
Lo studio sostiene che: periodi prolungati di digiuno, correttamente gestiti dagli specialisti, innescano cambiamenti nel sistema immunitario e nella sua rigenerazione stimolando il rinnovamento di cellule staminali. Per mesi ha spiegato il professor Longo, alcuni volontari sono stati sottoposti a periodi di digiuno di quattro giorni, il sistema immunitario reagiva liberandosi delle cellule inutili, non necessarie, e rimetteva in azione in modo naturale – come accadeva nei momenti della nascita e della crescita – le cellule staminali capaci di assicurare la rigenerazione.
Il digiuno in pratica stimola le cellule a produrre nuovi globuli bianchi, che rinvigoriscono il sistema immunitario, combattono le infezioni e allontanano le malattie.
Potrebbe essere il digiuno quindi l’elisir di lunga vita, e farci a vivere fino a 100 anni almeno, inoltre aiuta anche i pazienti sottoposti a chemioterapia a limitare gli effetti collaterali e i danni provocati al sistema immunitario.
Infine, sostiene Longo – professore di biogerontologia e direttore dell’Istituto sulla longevità – questa pratica sul cibo potrebbe favorire l’eliminazione di cellule anomale, precursori di cellule cancerogene.
Senza improvvisazioni, a cicli regolari, e facendosi seguire da specialisti, qualche giorno di digiuno al mese, aiuta il benessere fisico ed allunga la vita.
Tratto da: Dieta.it
Perché il digiuno fa bene.
Quando si digiuna, ci si astiene completamente dal cibo; non si mangia, non si fuma e si beve acqua a volontà.
Il digiuno integrale non è un regime ipocalorico, una dieta a base di frutta o una dieta liquida; non si consumano vitamine, zuccheri, tanto meno proteine o grassi.
Si digiuna per davvero: non si mangia assolutamente niente.
Si tratta di una cura che può sembrare sorprendente.
....Ed ecco che il digiuno viene presentato come una terapia: perché?
Digiunando, si cessa di apportare alimenti al corpo; quest’ultimo deve dunque sviluppare una nuova strategia per avere energia, poiché è continuamente alla ricerca di carburante e materie per sopravvivere.
La sua strategia è rivolgersi alle riserve: ispeziona tutti i tessuti per inventariare i grassi, le proteine, le vitamine e i minerali di riserva che può usare senza farsi del male. Elenca e distrugge i tessuti usurati, danneggiati o in eccesso, riciclando le parti riutilizzabili ed eliminando le scorie nocive.
...Insomma, il digiuno è una seduta intensiva di riparazione e depurazione dell’organismo.
Nella nostra vita di tutti i giorni, mangiamo e assimiliamo cibo regolarmente.
Digiunando, il corpo non assimila più: disassimila ed elimina a tempo pieno le riserve, le scorte e i tessuti danneggiati. Investe le sue energie nel rinnovo e nella riparazione di tutte le funzioni biologiche.

Come digiunare

Un digiuno purificatore si svolge senza cibo, ma soprattutto senza agenti inquinanti: è contraddittorio intossicare l’organismo mentre si sta purificando.
Bando dunque al tabacco, alle droghe e ai farmaci: si digiuna in un ambiente aerato e si sta tranquilli e comodi al caldo
...Allo stesso modo, si evita un certo tipo di inquinamento sonoro e visivo: è paradossale digiunare davanti a una televisione chiassosa, che manda in onda continuamente pubblicità di birre e abbuffate…
Lo stress è un’altra forma di inquinamento: è meglio ricreare un clima di incoraggiamento, armonia e calma intorno a sé, per avere lo spirito e lo stomaco tranquilli.
Il digiuno si svolge più serenamente lontano dalle preoccupazioni quotidiane.
Rompere con la vita di tutti i giorni e cambiare aria si rivela positivo: la distanza psicologica aiuta il digiunatore a staccarsi dalle abitudini nocive e a guardare a se stesso in modo nuovo, grazie al distacco e alla neutralità dell’ambiente in cui riposa.
...Durante un digiuno, il canale digerente è in ferie.
Basta con le laboriose digestioni, le fermentazioni, le ulcere!
Le mucose digestive possono finalmente ripararsi. Lo stomaco ricostruisce le sue pareti, le ghiandole si depurano. Le cellule del pancreas, il cui compito è produrre insulina, e quelle delle altre ghiandole digerenti sono a riposo. Il fegato elimina il grasso, oltre ai calcoli e alle scorie che lo congestionano, e con un lungo digiuno arriva a perdere fino al 50% del proprio volume.
Il digiuno permette la rigenerazione anche dell’intestino.
Dopo aver eliminato le scorie che lo ostacolavano, esso riequilibra la sua flora batterica. I diverticoli si svuotano e si ritraggono. Le occlusioni si allentano e spariscono. La pigrizia intestinale si corregge. La pulizia della membrana intestinale genera una migliore assimilazione del cibo verso il sangue.
Smettendo di introdurre cibo, al nostro corpo è risparmiata una delle principali vie attraverso cui penetrano le tossine: i prodotti chimici dell’industria alimentare, l’alcool e i residui della fermentazione digestiva non invadono più il corpo a digiuno.
Invece di occuparsi della neutralizzazione di queste tossine, il nostro organismo può concentrarsi sulla caccia alle scorie già immagazzinate nei tessuti, o dedicarsi ad altri compiti, come la lotta alle malattie. L’articolo è tratto da Scienza e Conoscenza n. 48



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