Un piccolo numero di fondazioni di matrice conservativa e di ricchi donatori costituisce la linfa vitale del grande network islamofobico americano.
Il network provvede al finanziamento di una struttura delta di estrema destra, che include figure di esperti disinformatori, che alimentano sentimenti di odio e di paura nei confronti dell'Islam e dei musulmani scrivendo libri, diffondendo reportage, pubblicando siti web, blog e costruendo meticolosamente nuovi spunti polemici, che poi diventano il fertilizzante della propaganda di gruppi di attivisti anti islamici e di alcune comunità religiose di estrema destra.
Queste fondazioni e questi donatori benestanti finanziano direttamente i gruppi anti islamici, che poi usano i fondi per diffondere deliberatamente messaggi fuorvianti sull'Islam e sui musulmani, spesso costruiti appositamente e del tutto antitetici ai principi costituenti americani, quali la libertà di culto, l'inclusione e il pluralismo culturale.
Tra il 2001 e il 2009, il network islamofobico ha beneficiato di 42,6 milioni di dollari di fondi, dalle seguenti fondazioni:
Donors Capital Fund ($ 21.318.600);
Richard Mellon Scaife foundations ($ 7.875.000);
Lynde and Harry Bradley Foundation ($ 5.370.000);
Newton D. & Rochelle F. Becker foundations and charitable trust ($ 1.136.000);
Russell Berrie Foundation ($ 3.109.016)
Anchorage Charitable Fund and William Rosenwald Family Fund ($ 2.818.229);
Fairbrook Foundation ($ 1.498.450);
42,6 milioni di dollari finiti ai think tanks islamofobici,
suddivisi in gruppi, pseudo - esperti e piccole organizzazioni, che sono così in grado di usarsi mutualmente come fonti di riferimento e innalzare informazioni estremamente inaccurate o perfino volutamente sbagliate al rango di fatti incontrovertibili, distribuiti poi agli attivisti e ai politici con l'aiuto della stampa di estrema destra.
Questo il risultato di uno studio condotto dal Center for American Progress, (il documento è quello che trovate a fondo pagina, scaricabile gratuitamente).
Sarebbe interessante sapere se esiste e da chi è finanziato un analogo think tank italiano.
Ecco Faiz Shakir, vice Presidente e editore di ThinkProgress.
http://thinkprogress.org/?mobile=nc in un'intervista tradotta e doppiata per voi da Byoblu.com.
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