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riflessioni Il terrorismo islamico.

2015
12 feb



Definizione del termine terrorismo.

Il terrorismo può essere interpretato in maniere diverse: è un problema globale che si manifesta in varie forme, al di là di ogni stereotipo.
Alla base vi è colui che attribuisce alla vita umana nessun valore e di conseguenza pensa di poterne disporre a proprio piacimento.
Può trattarsi dunque, di un impiegato frustrato che uccide i suoi colleghi a sangue freddo o un cittadino oppresso di una terra occupata che sfoga la sua rabbia facendo esplodere uno scuolabus pieno di bambini innocenti.
Paradossalmente è terrorista anche il capo di Stato che ordina il bombardamento a tappeto di città intere ed i Consigli supremi che opprimono milioni di civili conducendoli alla morte, maneggiando l'arma illegale delle sanzioni: attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, nei confronti di nazioni, gruppi etnici, governi, fedi religiose.
In Italia nacquero negli anni ’60 le Brigate Rosse; erano delle organizzazioni terroristiche contro i funzionari dello stato, politici e giornalisti.
In Irlanda nacque l’Irish Republican Army, ovvero l’esercito clandestino antibritannico dei cattolici dell’Irlanda del Nord; e di esempi come questi potrei elencarne all'infinito.
Le organizzazioni terroristiche nel mondo sono moltissime ancora oggi e causano ogni anno una notevole quantità di morti.
Una delle tipologie di terrorismo che si conosce e di cui si parla molto, è proprio il terrorismo islamico.
Il carattere che distingue tale terrorismo è il suicidio religioso: il combattente islamico porta la strage facendosi saltare con l'esplosivo secondo un rituale abbastanza preciso nella prospettiva di raggiungere immediatamente il paradiso.

Ma sarà poi questo quello che insegna la religione musulmana?

Com’è possibile che l'Islam, la cui luce ha consentito all'Europa di uscire dai secoli bui, diventi adesso responsabile dell'epoca del terrore?
Potrebbe mai una fede che ha oltre un miliardo di seguaci in tutto il mondo (più di 7 milioni in America), migliaia di nuove conversioni l'anno, sostenere l'uccisione e la mutilazione di persone innocenti?
Potrebbe l'Islam, il cui nome stesso significa pace e sottomissione ad Allah, (gloria a Lui l'Altissimo) incoraggiare i suoi fedeli a lavorare per la morte e la distruzione?

PICCOLA PREMESSA

Il vero problema che spinge la gente a considerare l'Islam come una religione basata sul terrorismo e la spada, risiede proprio nel fatto che si giudica la religione (e qui non sto a soffermarmi se viene fatto volutamente o meno) in base agli atti compiuti dai singoli individui.
Si dimentica un aspetto fondamentale della situazione: che tra il Creatore e la sua creatura c'è una abissale differenza che non potrà MAI essere colmata, in alcun modo. Il Creatore dimora Eterno, Perfetto, Giusto e Misericordioso, mentre la creatura è principalmente imperfetta. * Le debolezze umane.
bismillah

Di': Egli Allah è Unico,
Allah è l'Assoluto.
Non ha generato, non è stato generato
e nessuno è eguale a Lui.

[Sura 112. Il puro monoteismo (Al-Ikhlas) Versetti 1 - 4]
Ed essendo un essere imperfetto, molto probabilmente anche le sue azioni saranno compiute in maniera sbagliata, talvolta esagerate, è del tutto normale. Non per questo, però, bisogna attribuire le colpe commesse dall'uomo alla religione, ma solo all'individuo stesso!
Bisogna, in conclusione, tenere sempre presente che la religione, (intendo i veri principi religiosi) e l'uomo, (più precisamente ciò che questi opera in nome della religione), sono due cose distinte e separate!
L’Imâm ‘Alî Ibn Abî Tâlib (che Allah sia soddisfatto di lui) disse:
Non si conosce la verità tramite gli uomini; ma conosci la Verità, così conoscerai coloro che la seguono La colpa di questo errato modo di giudicare la religione musulmana, (qui parlo da musulmano convertito) non è solo da attribuire al mondo occidentale che guarda dall'esterno, che giudica senza neanche conoscerne i veri principi dottrinali, ma da attribuire anche e soprattutto al musulmano stesso che spesse volte commette gesti inappropriati dettati da erronee interpretazioni dei versetti coranici.
islam Gli errori dei musulmani, quindi, non possono e non devono essere in alcun caso addebitati alla religione, anche se lo stesso musulmano attesta di agire in nome dell'Islam.

I paraocchi.

Un altro problema da prendere in considerazione prima di spiegare cosa è il terrorismo islamico, è quello dei PARAOCCHI!
Mi spiego meglio.
Se non si affronta la vita con una mentalità aperta ad eventuali cambiamenti, se non si prendono neanche in considerazione eventuali altre realtà differenti dalla nostra, se si viaggia portando con sè un bagaglio di pregiudizi e preconcetti, se si cammina, quindi, coi paraocchi, difficilmente si vedrà e accetterà qualcosa di diverso rispetto a quello a cui siamo abituati a vedere e credere.
Per comprendere meglio questo concetto, espongo alla vostra attenzione un banale esempio:
se si chiede ad una suora il motivo del suo velo, ognuno di noi prenderà come veritiera e giusta la sua affermazione di indossare il velo come segno di sottomissione al Signore, come simbolo di devozione.
Se poniamo la stessa domanda ad una qualsiasi donna musulmana e otteniamo la medesima risposta, non le crederemo mai, perchè nella nostra mente è radicata l'idea che la donna musulmana indossi il velo come segno di sottomissione all'uomo, come segno di inferiorità, come un obbligo.
E questa è l'unica realtà che accetteremo!!! Ed è quello che sta succedendo oggi!
Anche se la stragrande maggioranza delle donne di fede islamica dichiara che questa è una loro libera scelta, non viene assolutamente creduta!
P:S.: mi chiedo allora, perchè sempre più donne occidentali rinunciano volontariamente alla loro pseudo-libertà, al loro modo di vestirsi (o meglio svestirsi) come più le piace per abbracciare una religione che le costringe a imprigionarsi dentro un sacco?
Ma non è questo l'argomento di cui vogliamo parlare nell'articolo, quindi ritorniamo al terrorismo islamico.
coppa

Cosa dice l'Islam

L'Islam considera tutte le forme di vita (anche la propria), sacre e la santità della vita umana ha una posizione speciale: infatti il primo ed il principale fra i diritti umani nell'Islam è il diritto alla vita.
La vita e la proprietà dei cittadini sono considerati sacri, poco importa se il soggetto sia musulmano o meno.
Il Sublime Corano dice:

“..chiunque uccida un uomo che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla terra,
sarà come se avesse ucciso l'umanità intera
[corano 5:32]
Tale è il valore di una singola vita umana: il Corano identifica l'interruzione di una vita con l'uccisione dell'umanità intera!
spadeI cosìdetti kamikaze, quindi, commettono un duplice peccato: uno verso se stesso togliendosi la vita e l'altro verso le povere vittime innocenti.
Inoltre quando due musulmani si affrontano armati di spada, l'ucciso e l'uccisore andranno entrambi all'inferno.
L'uccisore per aver commesso materialmente il delitto, mentre l'ucciso perchè anche lui aveva la stessa intenzione di far fuori un essere umano.

Parlando di morte e uccisioni, non può che venire in mente la guerra.
L’Islam è una religione basata sull'equilibrio, sulla moderazione, sul giusto mezzo: una religione, quindi, che non ama gli eccessi, le esagerazioni.
La guerra esiste, è vero, come esiste in tutte le altre religioni, ma in questo caso, deve essere condotta all’interno di limiti ben precisi.
Anche in stato di guerra, l'Islam ordina di trattare con giustizia il nemico: la guerra è consentita solo se si è aggrediti o se si tratta di difendere un soggetto debole, incapace di difendersi da solo.
In ogni caso è assolutamente vietata la guerra di aggressione.
Il musulmano non deve mai essere colui che inizia una guerra, una violenza, e infatti, tutte le guerre perpetuate dall'Islam hanno avuto luogo solo per difendersi da un attacco esterno, per proteggere il proprio inalienabile diritto alla vita!
Vi sono, poi, determinate regole da seguire quando si effettua un attacco, non bisogna distruggere tutto e tutti ma avere obiettivi ben precisi da raggiungere e sconfiggere. (E DISTRUGGERE SOLO QUELLI)
Sulla base della Sunna, cioè dei detti del Profeta Muhammad, (pace e benedizione su di lui) i limiti della guerra sono stati ulteriormente specificati:
* Non bisogna uccidere la donna, purché non sia combattente con le armi come gli uomini.
* Il ragazzo, con gli stessi limiti visti per le donne.
* Il malato di mente
* Il vecchio che non ha la forza di combattere
* Il paralitico, il malato cronico che non ha la forza di combattere o di camminare come lo storpio, il mutilato, ecc.
* Il cieco
* Il monaco
* Il bambino
In pratica è possibile uccidere solo chi direttamente ci attacca con l’intenzione e la capacità di ucciderci.
La guerra, dunque, è stata limitata anche nei suoi aspetti distruttivi: […] chiedete l’aiuto di Dio nel combattere, nel rispetto delle regole date da Allah (gloria a Luil'Altissimo).
Non tagliate alberi e non bruciateli, non uccidete bestie, non abbattete alberi da frutto, non demolite luoghi di culto, non uccidete bambini, anziani e donne.
Troverete dei religiosi, che si dedicano all’adorazione nei loro monasteri o nei loro eremi. Non disturbateli.
Dobbiamo essere giusti anche con chi odiamo, come disse Allah (gloria a Lui l'Altissimo):...Non vi spinga all'iniquità l'odio per un certo popolo.
Siate equi: L'equità è consona alla devozione.
(Corano, 5:8)
Questa è la verità sull'Islam e i musulmani, la realtà storica, invece, vede il guerriero musulmano con in mano una spada e nell’altra il Corano.
A parte l’incongruità di questa immagine che, poiché il Corano deve essere tenuto con la destra e non con la sinistra, implica che tutti i musulmani tengano la spada nella sinistra, quindi siano mancini, questa immagine è anche falsa storicamente.
Così scriveva Omar (che Allah lo abbia in gloria), il secondo dei successori di Muhammad (pace e benedizione su di lui), ad uno dei suoi governatori:Né tu né i musulmani che sono sotto di te devono trattare gli infedeli come bottino e venderli come schiavi […].
Se esigete da loro il testatico, non potete avere più alcuna pretesa né diritto su di loro. […]
Perciٍ imponi su di loro un testatico e non renderli schiavi, né permettere ai musulmani di opprimerli o di far loro del male o di dissipare le loro proprietà […]
ma attieniti fedelmente alle condizioni che hai concesso loro.
Alla luce di questi e altri testi islamici, l'atto di incitare al terrore nei cuori dei civili senza difese, la distruzione completa di edifici e proprietà, il bombardamento e lo storpiare uomini innocenti, donne e bambini sono atti proibiti e detestabili secondo l'Islam e i musulmani.
I musulmani seguono una religione di pace, misericordia e perdono e la maggior parte non ha nulla a che vedere con i violenti eventi che sono associati ai musulmani.
Se un musulmano commette un atto di terrorismo, questa persona sarà colpevole di violare non solo le leggi dell'umanità, ma soprattutto le leggi dell'Islam.  social

Conclusioni generali.

Ora, cerchiamo di toglierci definitivamente questi paraocchi, cerchiamo di sottrarci dal condizionamento psicologico al quale siamo *Sublimamente sottoposti ogni singolo giorno della nostra vita.
Smettiamola di comportarci come antenne riceventi e replicanti di informazioni che ci giungono dall'esterno; di comportarci come specchi che riflettono soltanto le immagini esterne, incapaci di darne un proprio giudizio.
Cerchiamo di ragionare con la nostra mente, impariamo a fare la differenza tra ciò che è reale e ciò che non lo è!
L' eccessivo bombardamento di informazioni che riceviamo dai mass media ci impedisce di avere il tempo necessario per dare il giusto valore a ogni informazione ricevuta, ci impedisce di ragionarci su.
Fermiamoci, rallentiamo il nostro ritmo frenetico, e soprattutto, impariamo a ragionare con la nostra mente: senza pregiudizi, senza preconcetti, senza odio razziale di alcun genere.
Impariamo ad essere sempre più umani e sempre meno automi!Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono.
Al Hajj Malik al Shabbaz aka Malcolm X
guerra



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