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islam La macellazione islamica è davvero crudele?

2012
28 lug



Gli attacchi contro il metodo di macellazione islamica 'Halal' che avviene ogni anno in occasione della festa sacra musulmana ''Eid-Al-Adha'' (la festa del sacrificio), sono in costante aumento.
Gli animalisti raccontano ancora la "bella favola" di un barbaro e sanguinario rito di macellazione, come se le carni pulite e fresche che troviamo nei reparti congelati dei supermercati non provenissero da animali macellati!
Non è mettendo i paraocchi o partendo già con falsi pregiudizi che si arriva a conoscere la realtà: spesso l'apparenza inganna e in questo caso è ampiamente dimostrabile!
E' senz'altro vero che quando il sangue fuoriesce dalla gola di un animale la scena che si presenta ai nostri occhi sembra piuttosto violenta, d'altronde quale tipo di macellazione non lo sia!
Il problema dovremmo sollevarlo non su quanto la macellazione colpisca la nostra sensibilità, ma su quanto l'animale in quel momento stia realmente soffrendo (se è vero che si ha a cuore l'animale in quel momento!)

L'APPARENZA INGANNA...

I metodi di macellazione non-islamici impongono che l'animale non sia cosciente prima della sua uccisione e questo è di solito ottenuto attraverso lo stordimento o l'elettronarcosi. E' davvero meno doloroso sparare un colpo di pistola nel cervello di una pecora o mettere un anello al collo di un pollo, che incidere la sua gola? Il semplice assistere alla scena non può darci un'idea oggettiva di ciò che l'animale prova, ricorriamo allora ai fatti scientifici!

I FATTI SCIENTIFICI

Un'equipe dell'Università di Hannover in Germania ha esaminato i due metodi analizzando le registrazioni prodotte dall'elettroencefalogramma (EEG) e dall'elettrocardiogramma (ECG). In tutti gli animali utilizzati per l'esperimento sono stati chirurgicamente impiantati un certo numero di elettrodi in diverse parti del cranio; in seguito a tali animali sono state concesse alcune settimane di tempo per ristabilirsi.
In seguito una parte di essi è stata macellata con il metodo islamico 'halal', ovvero una rapida e profonda incisione sul collo da lato a lato, fatta con una lama molto affilata, che taglia la vena giugulare e l'arteria carotidea insieme alla trachea e all'esofago, ma lascia intatta la spina dorsale.
La restante parte del bestiame prima di essere macellata è stata stordita con il metodo della pistola a proiettile, tipico dei mattatoi dell'Occidente.
Le registrazioni dell'EEG e dell'ECG hanno permesso l'osservazione delle condizioni del cervello e del cuore durante tutto il processo.

IL METODO HALAL

Con il metodo 'halal' non è stato registrato nessun cambiamento nel grafico dell'EEG per i primi tre secondi successivi all'incisione, indicando che l'animale non ha sentito nessun dolore dovuto al taglio. Questo non deve sorprendere: spesso, quando ci tagliamo con un arnese affilato, ce ne rendiamo conto solo dopo un po' di tempo!
I seguenti tre secondi hanno registrato una condizione di incoscienza simile ad uno stato di sonno profondo causato dalla perdita di enormi quantità di sangue.
Da quel momento in poi l'EEG ha riportato valori pari a zero che indicano un'assenza totale di dolore, nonostante il cuore stesse ancora battendo ed il corpo era in preda a forti convulsioni, un riflesso condizionato della spina dorsale.
E' questa la fase più sgradevole per chi assiste, che si convince erroneamente che l'animale stia soffrendo mentre il suo cervello in realtà non registra più nessun messaggio sensoriale.

IL METODO OCCIDENTALE

Con il metodo occidentale gli animali erano in apparenza incoscienti dopo lo stordimento e questo metodo di uccisione apparirebbe essere, per l'osservatore, molto più pacifico.
Ciononostante la lettura dell'EEG ha indicato un dolore acuto subito dopo lo stordimento.
Mentre nel primo esempio l'animale comincia a sentire dolore a causa della "fame" di ossigeno e sangue del cervello (la morte del cervello, per dirla in parole semplici), il secondo esempio di macellazione provoca prima l'arresto del cuore, mentre l'animale è ancora capace di provare dolore.
Non si assiste, comunque, alle sgradevoli convulsioni, il che non solo significa che c'è più ritenzione di sangue nella carne, ma anche che questo secondo metodo si presta molto meglio alla domanda di efficienza delle moderne procedure di macellazione di massa. Quando un animale non si muove è molto più semplice ucciderlo sul nastro trasportatore!

L'APPARENZA INGANNA

apparenzaingannaCiò che vediamo non è sempre la realtà. Coloro che vogliono proibire il metodo islamico, appellandosi ad un modo più umano di uccidere gli animali necessari al nostro sostentamento, in realtà sono più preoccupati dei sentimenti della gente che di quelli degli animali, per i quali vogliono far credere di essere a favore.
Il metodo dello stordimento rende la macellazione di massa più facile e più accettabile al consumatore, che può ingannare se stesso sul fatto che l'animale non abbia sentito nessun dolore, quando va a comprare il suo pezzo di carne, pulita ed impachettata, al supermercato.
Il metodo 'Halal', al contrario, non cerca di negare che il consumo di carne significa che gli animali devono morire, ma è eseguito in maniera tale da provocare il minor dolore possibile.

LE REGOLE DELLA MACELLAZIONE ISLAMICA

La carne di bestie da macello (bovini, ovini, caprini) e di bestie da cortile (conigli e pollame) è lecita soltanto se la macellazione sia stata eseguita con l'osservanza delle seguenti regole:
1) il macellatore deve essere sostanzialmente un musulmano
2) la bestia deve essere orientata fisicamente in direzione della Mecca;
3) il taglio della gola deve essere eseguito:
a) con una lama affilatissima, che non deve intaccare la spina dorsale e non deve essere ritirata finché non siano stati recise le arterie carotidi, le vene jugulari, la trachea e l'esofago;
b) con un solo colpo
c) alla base del collo, se il collo è lungo (cammello, giraffa, struzzo, oca…) e nella parte più alta del collo se il collo non è lungo (bovini, ovini, caprini);
d) con la mano destra, mentre la sinistra tiene ferma la testa della bestia;
4) il taglio non deve essere preceduto da stordimento della bestia;
5) la bestia deve essere trattata con rispetto, accarezzata, tranquillizzata, fatta adagiare sul fianco sinistro, in un luogo dove non ci siano tracce di sangue o bestie macellate in precedenza, onde evitare che l'odore del sangue terrorizzi la bestia;
6) le gambe della bestia vanno legate, ad eccezione di quella destra posteriore, che deve essere lasciata libera per dare alla bestia la possibilità di muovere l'arto, attività che la tranquillizza.
7) il taglio deve essere preceduto dalla formula "bismillàhi Allàhu àkbar!" (nel nome di Allah, Allah è Grande!)

FINALITA' DELLA MACELLAZIONE ISLAMICA

Il metodo di macellazione islamica ha due finalità principali: ottenere un cibo sano e non far soffrire la bestia.
Il divieto di consumare sangue è una norma di igiene alimentare e di profilassi contro le malattie, che possono derivare all'uomo dai numerosi fattori patogeni e da sostanze tossiche che sono o possono essere presenti in esso (sangue).
Corre qui l'occasione di ricordare che l'Islàm regola tutti gli aspetti della vita dell'uomo, e quindi anche quello alimentare, in quanto esso si preoccupa non solo della salute spirituale, ma anche di quella fisica
della creatura umana.
Con il metodo di macellazione sciaraitico le carni della bestia macellata vengono totalmente dissanguate.
Infatti, dopo lo scannamento (il taglio delle canne del collo) il cuore continua a pompare e i polmoni continuano a respirare.
La respirazione ha per effetto l'ossigenazione del sangue, che è ancora in circolazione.
Con la recisione dell'aorta cessa l'afflusso del sangue al cervello, che entra, immediatamente, in una condizione di completa anossia (mancanza di ossigeno).
La mancanza di ossigeno nel cervello (anossia cerebrale) provoca, attraverso la spina dorsale, le contrazioni dei muscoli.
Le contrazioni muscolari producono l'espulsione del sangue dai tessuti fino all'ultima goccia; a questo punto l'emorragia cessa, il cuore si arresta e la respirazione si ferma.
Questo è il primo risultato: la carne è completamente scevra di sangue, dissanguata!
Il secondo risultato è quello di non far soffrire la bestia; la qual cosa si verifica a causa della subitanea interruzione dell'ossigenazione delle cellule cerebrali in conseguenza dell'imponente emorragia, derivante dalla recisione delle arterie aorte, che irrorano il cervello.
Lo "scannamento" produce, inoltre, un'immediata "anestesia totale", perché il centro cerebrale del dolore cess,a immediatamente, di funzionare.
La mancanza di ossigeno nel cervello (anossia cerebrale) provoca le contrazioni ed esse sono la prova che la bestia non soffre e non, come erroneamente si crede, la prova della sua sofferenza!
Pertanto, il metodo di macellazione islamica, oltre a consentire il totale dissanguamento della bestia macellata, rendendone commestibile la carne, è anche il metodo che realizza la morte indolore della bestia.

I contadini italiani che allevano animali destinati al consumo all'interno della loro famiglia ricorrono tutt'oggi allo stesso tipo di macellazione.
Lo stesso tipo di macellazione è richiesta dai Testimoni di Geova e anche da macellerie ebraiche.
Tale macellazione è permessa da un decreto di Aniasi, allora ministro della Sanità.
20-6-1980 – GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA – N. 168 5385 DECRETO MINISTERIALE 11 giugno 1980.
Autorizzazione alla macellazione degli animali secondo i riti religiosi ebraico ed islamico.
IL MINISTRO DELLA SANITA' DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL'INTERNO
Vista la direttiva C.E.E. n. 74/577/C.E.E. relativa allo stordimento degli animali prima della macellazione;
Vista la legge 2 agosto 1978, n. 439, che recepisce la suddetta direttiva
Accertato che la Unione delle Comunità israelitiche italiane con nota n. 21 novembre 1979
prot. N. 1834/50, indirizzata al Ministero dell'interno ha richiesto che ai sensi della legge n. 439 sia data autorizzazione alle Comunità israelitiche italiane di procedere alla macellazione degli animali secondo le modalità del rito ebraico;
Accertato che il Centro islamico culturale d'Italia con nota prot. 340/79.AA del 30 novembre 1979 ha richiesto che sia data autorizzazione alle Comunità Islamiche italiane di procedere alla macellazione degli animali secondo le modalità del rito islamico;
Visto che le Comunità israelitiche e il Centro islamico sono stati riconosciuti enti morali, la prima con regi decreti 30 ottobre 1930, n. 1731 e 24 settembre 1931, n. 1279, il secondo con il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1974, n. 712;
Atteso altresì che da parte di paesi di religione islamica che non dispongono di sufficienti strutture ed impianti per la macellazione esistono richieste di importazione dall'Italia di carni bovine, ovine ed equine macellate nel territorio nazionale;
Considerato che detti paesi pongono come condizione inderogabile per importare le carni di cui sopra che la macellazione avvenga nel rispetto del rito islamico;
Ritenuto pertanto di aderire alle richieste ed alle esigenze di cui in premessa, in conformità dell'art. 4 della ripetuta legge 2 agosto 1978, n. 439;
Decreta:
Art. 1.
Si autorizza la macellazione senza preventivo stordimento eseguita secondo i riti ebraico ed islamico da parte delle rispettive comunità.
Art. 2.
La macellazione deve essere effettuata da personale qualificato che sia perfettamente a conoscenza ed addestrato nell'esecuzione dei rispettivi metodi rituali.
L'operazione dovrà essere effettuata mediante un coltello affilatissimo in modo che possano essere recisi con un unico taglio contemporaneamente l'esofago, la trachea ed i grossi vasi sanguigni del collo.
Nel corso della operazione debbono essere adottate tutte le precauzioni atte ad evitare il più possibile sofferenze ed ogni stato di eccitazione non necessario. A tal fine gli animali debbono essere introdotti nella sala di macellazione solo quanto tutti i preparativi siano stati completati. Il contenimento, la preparazione e la iugulazione dei medesimi debbono essere eseguiti senza alcun indugio.
Può essere autorizzata la macellazione senza preventivo stordimento eseguita secondo il rito islamico nei macelli riconosciuti idonei all'esportazione di carni ai sensi dell'art 7 del decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 1961 n. 264 a condizione che:
I) la macellazione avvenga nel rispetto delle disposizioni di cui ai precedenti articoli 2 e 3;
2) i titolari di detti macelli ne facciano espressa richiesta, ai fini dell'esportazione nei Paesi islamici al Ministero della sanità, che, previo sopralluogo, procederà ad accertare che esistono le condizioni a che gli ani mali vengano macellati in conformità delle disposizioni di cui agli articoli n. 2 e 3.>

Roma, addì 11 giugno 1980
Il Ministro della sanità ANIASI;
Il Ministro dell'interno ROGNONI . (5928)



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