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riflessioni Macellazione islamica e convenzionale a confronto.

2013
20 mag



ATTENZIONE QUESTO ARTICOLO CONTIENE IMMAGINI E VIDEO TOCCANTI, SE NE CONSIGLIA PERTANTO LA VISIONE AD UN PUBBLICO NON IMPRESSIONABILE

Vi siete mai chiesti perchè?

Vi siete mai chiesti perché si punta sempre il dito contro la macellazione islamica, (classificandola come pratica atroce e disumana), quando invece, è molto più crudele e disumano ciò che avviene negli allevamenti di mezzo mondo?.
Spesse volte mi sono chiesta il perché di tanto accanimento, ma non sono mai riuscita a trovare una risposta plausibile e accettabile.
Sfortunatamente oggigiorno si ha la tendenza a giudicare con troppa facilità, ignorando sempre la realtà dei fatti!
Nello specifico, si commette un grande errore: quello di parlare di un qualcosa di cui non si ha la benché minima conoscenza, se non quella superficiale delle immagini insanguinate che sono mostrate ogni anno in TV in occasione della festa del sacrificio islamico.
E' vero, lo ammetto, sono scene forti che urtano la sensibilità; ma mi chiedo:
Quale uccisione è svolta serenamente, senza suscitare un sentimento di pietà in chi assiste come spettatore esterno alla scena cruenta?
NESSUNA!
Essa rappresenta sempre e comunque uno spettacolo toccante.
Se è realmente il bene degli animali che ci spinge a protestare dovremmo chiederci NON quanto un'uccisione urti la nostra sensibilità; bensì quanta sofferenza, tale uccisione, provoca all'animale.
Se è realmente il desiderio di proteggere gli animali che spinge chi giudica la macellazione islamica, ad agire con cotanta determinazione e ardore, allora posso asserire senza il benché minimo dubbio, che questi commettono un grosso errore!

A volte l'apparenza inganna...

Allah (gloria a Lui l'Altissimo), ha prescritto questa pratica proprio al fine di proteggere l'animale dalla sua nascita sino al giorno in cui arriva nei nostri piatti sotto forma di bistecca.
L'islam insegna a trattare gli animali (e la flora in generale), con il massimo rispetto e la massima benevolenza, e se in giro, a volte, si assistono a scene violente, è da addebitarne la colpa a chi le ha commesse (trasgredendo gli ordini del suo Signore), e non alla religione stessa!
Ma ritorniamo alla macellazione...
Chi possiede un minimo di nozioni in materia biologica, non può non essere daccordo sul fatto che la macellazione islamica sia il miglior modo in assoluto per non far soffrire l'animale.: La macellazione islamica è davvero crudele? Se è realmente il bisogno di proteggere l'animale che spinge ad alzare la voce sulla pratica di macellazione islamica, allora mi domando:
Perché non si organizzano ogni giorno manifestazioni di protesta su quanto avviene quotidianamente nei macelli e negli allevamenti intensivi di tutto il mondo?
Basta fare un giro sul web e di video scioccanti ve ne sono un'infinità!
Qui di seguito elencherò soltanto alcune delle barbarie che sono operate giorno dopo giorno nei confronti di milioni di animali indifesi: il mio unico intento è di far comprendere che spesse volte la realtà dei fatti è un'altra, e non quella che ci propinano i mass media senza ritegno!
......
Partiamo dal semplice presupposto che non sempre ciò che è legale è anche morale: le leggi sono convenzioni comunemente riconosciute da un popolo allo scopo di mantenere il più possibile una sorta di equilibrio e di controllo, la morale va ben oltre, essa invece tocca i sentimenti e la compassione dell'Individuo, e ci fa riconoscere cosa per noi è davvero giusto e sbagliato.

Così sono macellati gli agnelli.

Per Pasqua video choc degli animalisti.
L'organizzazione Animal Equality pubblica le immagini girate sotto copertura dagli attivisti nei macelli italiani.

macellagnelli.jpgUn'immagine della 'pesatura' Agnelli che sono legati insieme, «a mazzi», agnelli2per le zampe anteriori e appesi per essere pesati. Agnelli che camminano sul sangue e urlano mentre sono spinti con la forza al macello. E ancora agnelli che sono issati a testa in giù, storditi con una scarica di corrente elettrica e sgozzati, mentre alcuni di loro ancora si agitano e sono coscienti. Sono immagini choc quelle riprese dagli attivisti dell'organizzazione no-profit animalista Animal Equality e diffuse sul sito www.salvaunagnello.com. Un'investigazione, spiegano gli animalisti, che per la prima volta mostra quanto avviene nei macelli italiani soprattutto nel periodo pre-pasquale quando – tra agnelli, capretti, pecore e capre- sono uccisi almeno 800 mila animali. Una percentuale importante visto che – sempre secondo Animal Equality - in un anno sono circa quattro milioni gli agnelli uccisi nel nostro Paese per il consumo umano, tra quelli esportati dall'Est Europa (Romania in primis) e quelli allevati in Italia.

Gli «allevamenti-lager» di galline ovaiole

Fino a quindici animali nella stessa gabbia
Dopo l'investigazione diffusa da Animal Equaliy sulla macellazione degli agnelli, ancora un video choc che mostra due allevamenti di animali «fuori legge» in Italia. Stavolta si tratta di galline ovaiole.
L'investigazione, diffusa dalla Lav e condotta dall'associazione Four Paws, è stata svolta a fine febbraio in due stabilimenti che si trovano in provincia di Verona e a Forlì dove sono allevate più di 100 mila galline ovaiole. «Il video - spiega la Lav a Corriere.it - mostra fino a quindici galline segregate in una gabbia, in spregio alla legge, e persino galline che depongono le uova nei pressi di cataste di animali morti, con evidenti problemi sotto il profilo igienico-sanitario».

Allevamento e macellazione dei conigli

macelconigli.jpg I conigli sono allevati in piccole gabbie di rete metallica. In ogni gabbia vi sono più animali, in numero variabile secondo le richieste del mercato, ma comunque sempre troppi, tanto che sono solitamente impossibilitati a muoversi, anche di poco.
Non hanno la possibilità di nascondersi in tane, e quindi vivono in uno stato di continuo terrore.
Affinché possano sopravvivere allo stress senza morire prima del tempo, sono loro somministrate varie sostanze chimiche, come antibiotici, anabolizzanti e stimolanti.
Gli stimolanti sono necessari perché in questa situazione i conigli possono diventare apatici, e quindi non mangiare nemmeno più, e questo sarebbe ovviamente un danno per l'allevatore, quindi sono usate sostanze per stimolare l'appetito.
I conigli sono animali di poco valore economico, come i polli, quindi non si presta più di tanta attenzione alle condizioni in cui sono tenuti: si fa quel tanto che basta perché non ne muoiano troppi, ma anche se ne muore qualcuno, non è poi un gran danno...
Negli allevamenti familiari non è obbligatorio lo stordimento prima della macellazione, quindi gli animali possono essere ammazzati un po' come si vuole.
Nei macelli industriali, invece, in teoria è obbligatorio lo stordimento con corrente elettrica o gas, ma i controlli sono molto rari, per cui nella pratica questo passaggio può essere saltato, e anche quando è applicato, in molti casi non funziona, data la velocità della "catena di smontaggio".
Non che lo stordimento preventivo faccia la differenza: anche se lo stordimento è presente, si tratta comunque di una morte orribile, in un luogo lurido e puzzolente di sangue, in cui gli animali vedono e annusano la morte dei loro compagni che li hanno preceduti.

Come avviene lo stordimento...

More info.

Allevamento e macellazione di maiali

macelmaiali.jpg Negli allevamenti di maiali gli animali sono tenuti in grossi capannoni, ingrassati fino all'immobilità, impossibilitati a esplorare e scavare nel terreno come in natura sono abituati a fare, il loro innato senso della pulizia frustrato perché obbligati a urinare e defecare nello spazio dove dormono.
Gli animali sfruttati in questo modo manifestano gravi patologie organiche e psicologiche, che li rendono spesso o letargici e apatici o aggressivi, e finiscono per aggredirsi divorandosi la coda o le orecchie l'un l'altro.
Per "risolvere" il problema, pratica comune negli allevamenti è menomare gli animali: vengono loro tagliati i denti e la coda e strappati i testicoli (il tutto senza anestesia).
Le scrofe vengono tenute in piccole gabbie di ferro che le fasciano totalmente, impedendo loro ogni movimento, compreso quello del semplice girarsi su se stesse. In queste condizioni sono costrette a vivere per la maggior parte del loro tempo, giacché sfornano una cucciolata dietro l'altra.
Per i suini il momento del macello è particolarmente penoso, perché il numero delle uccisioni è altissimo, anche 1000 animali in una mattinata.
In queste situazioni lo stordimento (che avviene applicando alla testa dell'animale una forte scarica elettrica) molte volte non viene ben applicato, e quindi gli animali vengono sgozzati, e poi gettati nelle vasche di acqua bollente ancora coscienti.

Allevamenti dei bovini.

mucca

Negli allevamenti i bovini maschi vengono tenuti segregati in capannoni dove non hanno nemmeno lo spazio per muoversi e vengono fatti ingrassare in modo così innaturale che le loro stesse zampe non sono in grado di reggerne il peso.
Le mucche "da latte" a due anni vengono ingravidate, perché per produrre latte devono, come tutti i mammiferi, partorire un cucciolo.
I vitelli sono subito strappati alle madri, rinchiusi in piccoli recinti, e a sei mesi mandati al macello. La mucca viene munta meccanicamente e costretta a produrre dieci volte la quantità di latte che produrrebbe in natura per nutrire suo figlio. Un terzo delle mucche degli allevamenti soffre di mastite (una dolorosa infiammazione delle mammelle).
Per continuare a produrre latte, la mucca deve partorire un vitello ogni anno e dopo cinque o sei anni, ormai esausta e sfruttata al massimo, verrà macellata.
Al macello, gli animali in fila verso la trappola di stordimento possono vedere come gli operai sparano agli altri che stanno in fila prima di loro e che cadono per terra davanti ai loro occhi. Terrorizzati, quando la sbarra si alza cercano tutti inutilmente di scappare tornando indietro. Gli animali scivolano e cadono, e sentono l'odore del sangue degli animali che vengono dissanguati al di là della trappola.

Lo stordimento

Per lo stordimento viene usata una pistola a proiettile captivo, ma dopo lo sparo del proiettile nella loro testa alcuni animali restano ancora coscienti e provano ad alzarsi disperatamente, ma vengono lo stesso appesi per una zampa e il macellatore taglia loro la faccia mentre continuano a provare a respirare. Le zampe vengono tagliate appena un minuto dopo che l'animale è stato sgozzato. Gli animali vengono poi fatti a pezzi con le seghe elettriche.

Fasi della macellazione: stordimento e iugulazione.

Subito dopo il controllo veterinario si passa alla prima fase della macellazione bovina che è lo stordimento dell'animale. Questo può essere realizzato in diversi modi:
Con pistola a proiettile captivo
questa pistola, provvista di una punta di ferro da circa sei centimetri, provoca uno stordimento rapido dell'animale lasciandolo però vivo. La punta di ferro deve essere sparata in un punto preciso del cranio altrimenti si rischia solo di far soffrire inutilmente l'animale; -
Attraverso commozione cerebrale
Con l'elettronarcosi: è, a oggi, il metodo più usato ed efficace per quanto riguarda la macellazione non religiosa. In pratica vengono posizionati alcuni elettrodi in punti precisi della testa e viene effettuata una scarica elettrica che stordisce l'animale pur lasciando intatta la respirazione e la circolazione sanguigna. - Esposizione al biossido di carbonio. Dopo questa fase, il bovino viene appeso per gli arti inferiori oppure steso su di un piano e, attraverso l'utilizzo di un coltello pulito e igienizzato, vi provvedono a recidere i grandi vasi sanguini nella zona del collo, l'arteria carotide o la vena giugulare, oppure si procede con la recisione lungo il petto del tronco carotide e della vena cava anteriore. In questo modo l'animale privo di sensi viene dissanguato e nel giro di pochi istanti muore completamente.

Usa video shock inchioda azienda di macellazione bovina: animali torturati e macellati ancora coscienti.

LOS ANGELES – Un video shock sul maltrattamento degli animali inchioda un'azienda americana di macellazione, la Central Valley Meat Company.
macelbovini3.jpg Un bovino in fin di vita viene soffocato da un operaio, mucche picchiate e pungolate con scosse di elettricità: queste le immagini incriminanti. Il dipartimento per l'Agricoltura ha messo i sigilli al mattatoio con l'accusa di crudeltà sugli animali. Il video è stato girato da un gruppo di attivisti americani, il Compassion Over Killing. Le immagini cruente ritraggono bovini mandati al macello ancora coscienti, dipendenti dell'azienda che picchiano ripetutamente gli animali incapaci di camminare e che vengono trascinati per la coda. Ecco il video di denuncia che ha portato alla chiusura dello stabilimento. Visti i contenuti estremamente forti delle immagini, ne consigliamo la visione solo a un pubblico non impressionabile.
Ecco il video di denuncia che ha portato alla chiusura dello stabilimento. Visti i continuti estremamente forti delle immagini, ne consigliamo la visione solo a un pubblico non impressionabile.


Ora, a conclusione di quanto espresso in quest'articolo, lascio giudicare lei, caro lettore, invitandolo a riflettere sulle due realtà (quella dei macelli europei e quella dei macelli islamici), quale sia effettivamente la più crudele e disumana! Se lo ritiene opportuno, può anche lasciare la sua opinione nel box commenti in fondo pagina, oppure inviarci direttamente una mail tramite il modulo contatti sulla sua destra.
P.S.: la mia domanda iniziale, però, non ha trovato ancora alcuna risposta: Vi siete mai chiesti perché... si punta sempre il dito contro la macellazione islamica, (classificandola come pratica atroce e disumana), quando invece, è molto più crudele e disumano ciò che avviene negli allevamenti di mezzo mondo?'.



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