E' buffo pensare a volte come sia possibile che l'uomo del ventunesimo secolo, che ha tutto il mondo ai suoi piedi, ha effettuato scoperte un tempo impensabili ed ha raggiunto un livello intellettivo molto elevato, non sia in grado di rispondere con convinzione e prove logiche a tre semplici domande che riguardano se stesso e la sua esistenza.
In questa vita, fatta di alti e di bassi, di momenti felici ed altri bui, vita di contrasti e di varietà , dove il giorno si sussegue alla notte (e viceversa), dove il sole sorge sempre dallo stesso punto e tramonta sempre nello stesso punto,
NULLA E' CERTO!
Tranne due cose che l'uomo non potrà mai assolutamente cambiare trascorressero anche mille anni di studi e di esperimenti scientifici e cioè: il modo per mezzo del quale si viene al mondo e il modo attraverso il quale un giorno se ne uscirà ossia la vita e la morte.
C'è un solo modo infatti attraverso il quale un essere vivente viene al mondo e cioè per mezzo della nascita, la vita (In biologia la vita è la condizione propria della materia vivente, che la distingue dalla materia inanimata) e per quanto riguarda l'uomo dal ventre materno attraverso il concepimento.
12 In verità creammo l'uomo da un estratto di argilla.
13 Poi ne facemmo una goccia di sperma [posta] in un sicuro ricettacolo,
14 poi di questa goccia facemmo un'aderenza e dell'aderenza un embrione; dall'embrione creammo le ossa e rivestimmo le ossa di carne. E quindi ne facemmo un'altra creatura. Sia benedetto Allah, il Migliore dei creatori!
(Corano XXXIII, 12-14)
Il termine concepimento, sinonimo di concezione, deriva dal latino ''cum capere'', cioè "accogliere in sé" ed indica l'atto del concepire un figlio.
Così è stato da sempre e così sarà sino al giorno ultimo e nessuna mente eccelsa, neanche il migliore degli scienziati potrà mai anche solo sperare di mettere al mondo qualcosa per vie alternative.
Per quanto riguarda invece il modo con cui lasceremo questo mondo è chiaro a tutti, con la morte fisica che non fa differenza nè di razza, nè di ceto sociale, nè di religione.
Si definisce morte (dal latino mors) la cessazione di quelle funzioni biologiche che definiscono gli organismi viventi.
Con l'avanzare degli anni l'intero organismo diventa più debole e meno efficiente rispetto alla giovinezza: le ossa diminuiscono di dimensioni e densità, la pelle perde di elasticità, diventando più rugosa, e si assottiglia; i capelli si diradano ed imbiancano; le capacità escretorie dei reni diventano inferiori; il gusto, l'udito, la vista possono peggiorare; l'indurimento delle arterie ed il deposito di grassi nei vasi sanguigni rende più difficile la circolazione sanguigna; la fertilità, soprattutto quella femminile, decresce.
Il corpo un tempo forte e vigoroso pian piano comincia quindi a decadere sino a quando tutto smette di funzionare.
Ma non fa alcuna differenza se si muore di vecchiaia oppure di malattie o di morte violenta: la dimora ultima è la stessa e cioè la terra. (almeno per quanto riguarda il corpo)
Dalla terra siete stati creati e alla terra un giorno ritornerete recita un famoso versetto.
Nessuno potrà mai inventare un nuovo metodo per lasciare questo mondo che non sia la morte fisica.
Queste quindi sono le uniche due certezze della vita che giorno dopo giorno si ripetono senza sosta dalla creazione del primo essere vivente sulla terra sino a questo preciso istante, mentre si sta leggendo questo articolo.
IL SENSO DELLA VITA non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. ** Alcuni testi o immagini inserite nel sito sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email: saranno immediatamente rimossi. ** Gli autori del SENSO DELLA VITA non sono responsabili dei siti collegati tramite link, né del loro contenuto poiché forniti come semplice servizio a coloro che visitano il sito non implicando tale scelta una tacita approvazione dei contenuti dei siti stessi, sulla cui qualità, affidabilità e grafica è declinata ogni responsabilità. Ciò si estende anche ai siti che eventualmente forniscano dei link alle risorse ivi contenute. ** Non siamo responsabili per quanto pubblicato nei commenti dai lettori, ma ci riserviamo il diritto di rimuovere senza preavviso e a loro insindacabile giudizio qualunque commento ritenuto offensivo o lesivo dell’immagine, dell’onore e del decoro di soggetti terzi, commenti blasfemi e volgari, di natura xenofoba o omofoba, oppure che contengono dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy o che abbiano contenuto pubblicitario. Ognuno si senta libero di esprimere le proprie idee, nei limiti dell'educazione e del rispetto altrui: ben vengano le discussioni vivaci ed animate, ma senza trascendere i suddetti limiti! ** Tutti i dati personali inseriti dagli utenti e dai visitatori all’interno del sito al fine di ricevere newsletter o per iscriversi al sito Internet verranno trattati ai sensi del D.Lgs. 196/2003 la quale disciplina la protezione dei dati personali.