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islam La moralità del profeta Muhammad.

2016
31 mar



** Muhammad **(la pace e le benedizioni di Allah l'Altissimo siano su di lui) non era né più né meno che un uomo, portatore, però, di un nobile messaggio, cioè quello di riunire l’umanità nell’adorazione di un unico Dio e di guidarla alla retta via, la via dignitosa basata sull’obbedienza agli ordini divini.
Egli considerava se stesso servo e profeta di Allah (gloria a Lui l'Altissimo) e questa era la definizione più adatta per tutte le sue azioni.

Esporremo nei punti seguenti le verità raccontate da migliaia di persone, molte delle quali vissero durante l’epoca del Profeta Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) e lo conobbero di persona .

Muhammed ibn-Abdullàh ibn-Abdulmuttalib (570 - 633 d.c.)

• La sua stirpe risale alla nobile tribù dei capi di La Mecca.
Muhammed, il suo nome, deriva da «hamd», l’infinito arabo che letteralmente significa glorificare.
Infatti, a partire dall’epoca in cui egli visse fino ad oggi e finché ci sarà vita sulla terra, si prega per lui numerose volte giorno e notte (che Dio benedica Muhammed, la pace e le benedizioni di Allah su di lui)
• Egli non ha mai praticato l’adorazione di idoli o di divinità che le tribù fabbricavano con le proprie mani.
• Credeva che la divinità da venerare fosse una sola e che bisognava adorarla senza associarle alcunché.
• Pronunciava il nome di Allah (Gloria a lui l'altissimo) nelle riverenze più alte e mai lo nominava inutilmente o per scopi vani.
• Disprezzava le pratiche religiose errate e i comportamenti maleducati che ne conseguivano.
• Non ha mai commesso adulterio e consigliava agli altri di non compiere questo atto disonorevole.
• Proibì l’usura. • Non giocò mai d’azzardo e non lo permise.
• Non bevve mai vino, nonostante fosse un’abitudine molto diffusa nell’epoca pre-Islamica.
• Non sparlò mai di nessuno e si opponeva quando sentiva calunniare gli altri.
• Ha sempre digiunato e ciò lo avvicinava ad Allah, l’Altissimo, e lo teneva lontano dai desideri ardenti.
• Ordinò di pagare l’elemosina ai poveri ed fu il difensore delle vedove, degli orfani e dei viandanti.
• Ordinò alle persone di rimanere uniti alla propria famiglia, considerava infatti sacri i legami familiari e rinnovava la costruzione dei rapporti fra i membri della famiglia.
• Assicurò alle donne i loro diritti, esse dovevano ricevere donativo nuziale, eredità e soldi
• La sua pazienza, la sua umiltà e tutte le sue nobili caratteristiche erano virtù esemplari che hanno indotto coloro che lo hanno conosciuto ad ammettere che egli era una creatura gloriosa, senza eguali tra gli uomini.
• Non mentiva mai, non tradiva mai i patti e non testimoniava mai il falso; era conosciuto da tutte le tribù di La Mecca e divenne famoso come l’onesto fidato.(al-sadek al-amin).
• Non ha mai commesso adulterio, non ha mai avuto relazioni extra-coniugali e non accettava tali atti, nonostante fossero abitudini diffuse a quel tempo.
• Si era legato ad ‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei) attraverso un matrimonio legale.
La loro relazione è descritta in maniera molto dettagliata da ‘Aisha stessa, che l’ha definita come la più bella relazione tra un uomo e una donna, piena di amore e di rispetto.
‘Aisha è considerata la migliore fonte per poter conoscere Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui): non ha mai menzionato situazioni negative che riguardassero Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui)
• Era comune tra le tribù di quel tempo avere servi e schiavi.
È stato l’Islam ad averne ordinato la liberazione. Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) si impegnò della liberazione di molti schiavi e ordinò ai suoi seguaci di seguire il suo esempio.
Infatti egli aveva affrancato il proprio schiavo Zaid ibn Al-Haritha, che considerava addirittura un figlio, e anche Abu-Bakr Al-Syddik (che Allah si compiaccia di lui) aveva comprato Bilàl Al-Habashy, il primo mueddhin dell’Islam (cioè colui che fa la chiamata alla preghiera islamica), con il solo scopo di liberarlo.
• Nonostante i nemici dell’Islam cercavano in tutti i modi di fare del male al Profeta e lo tacciavano di ingiurie, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) pregava per loro affinché venissero guidati alla retta via.
Classico esempio ne è la gita a At-Taif durante la quale i capi delle tribù si rifiutarono di incontrarlo e venne picchiato e colpito con pietre dai bambini di strada finché il suo corpo non cominciò a sanguinare.
L’angelo Gabriele è sceso per vendicarlo e gli ha proposto di chiedere ad Allah di far cadere le montagne, schiacciandoli, ma il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) invece di desiderare la loro distruzione, ha rifiutato e ha pregato che venissero guidati alla retta via e ha detto: È probabile che, prima o poi, dai loro lombi fuoriesca qualcuno che creda in Allah.

Cosa dicono del Profeta Muhammad ( pace e benedizione su di lui )

Molti scrittori e studiosi si sono interessati a Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) e, nonostante il passare dei secoli, è stato al centro dell’attenzione di molti, anche dei più famosi scrittori non Musulmani.
Il primo esempio che citiamo qui è tratto dall’Enciclopedia Britannica:

Molti documenti evidenziano che Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) era un uomo leale, fidato, che ha conquistato il rispetto e la benevolenza di molti uomini rispettabili e fidati.(vol. 12). MichaelInoltre ci sorprende lo scrittore Michael H. Hart nel suo capolavoro: L’elenco dei cento uomini che hanno influenzato di più la storia.
Egli pone il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) al primo posto tra più di cento personaggi che hanno influenzato la storia. Gesù è collocate al terzo posto.
Esaminiamo la citazione del testo: La mia scelta di porre Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) capo alla lista dei cento personaggi mondiali che maggiormente hanno esercitato la loro influenza ha stupito alcuni lettori e ha fatto nascere il dubbio in altri, ma egli è stato l’unico uomo nella storia ad aver ottenuto un successo ineguagliabile su entrambi i fronti: quello religioso e quello secolare.[1]
lamartine Passando in rassegna le descrizioni di famosi studiosi non Musulmani, rivolgiamo la nostra attenzione alle seguenti parole dello scrittore Lamartine: Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) era filosofo, oratore, guida, legislatore, combattente, pensatore, sostenitore di una sana dottrina e di un culto privo di idoli, fondatore di venti imperi terreni tutti appartenenti allo stesso impero spirituale.
Conoscendo i criteri di giudizio della nobiltà degli uomini è lecito chiedersi se esiste un uomo più nobile di Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui)? [2]

George Bernard Shaw George Bernard Shaw, famoso scrittore non Musulmano, afferma: È d’obbligo designare Muhammed con il soprannome di salvatore dell’umanità.
Ritengo che se esistesse un uomo come lui e prendesse in mano la guida del mondo contemporaneo, risolverebbe tutti i problemi presenti portando la felicità e la pace necessarie. [3]

Ramakrishna Rao K.S. Ramakrishna Rao, professore indiano di filosofia (indù), nel suo testo Muhammed, Profeta dell’Islamdesigna Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui) come perfetto modello di vita umana. Il professore spiega la sua opinione dicendo: È difficile raggiungere la verità assoluta sulla personalità di Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui), perciò ho potuto intravederne solo alcuni aspetti come una successione di scene pittoresche.
Ecco Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui)
* il profeta, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)
* il combattente, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)
* l’uomo d’affari, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)
* l’uomo di stato, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)
* l’oratore, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)
* il Riformatore, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)
*il rifugio degli orfani, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)
* il protettore degli schiavi, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)
* l’emancipatore della donna, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)
* il giudice, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)
* il santo,Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah su di lui).
In tutti questi ruoli fantastici e in tutti questi ambiti Muhammed è stato un eroe.

Mahatma Ghandi Mahatma Ghandi nel libro La giovane India afferma, riguardo la personalità di Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui): Ho voluto sapere chi fosse il migliore a cui poter dare il potere assoluto dei cuori di migliaia di persone oggi e mi sono convinto che l’Islam non si è diffuso con la spada, ma con la rigorosa semplicità e l’assoluta tolleranza del Profeta Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui), con il suo inflessibile rispetto dei patti, con la sua profonda fedeltà agli amici e ai seguaci, con la sua audacia e il suo coraggio, con la sua fede assoluta in Allah e nel suo messaggio.
Grazie a tutto ciò e non attraverso l’uso della spada i Musulmani hanno affrontato ogni ostacolo. E quando ho terminato la seconda parte della “sira” (biografia del Profeta) mi sono accorto che purtroppo non vi era nient’altro per me da poter leggere sulla nobile vita di Muhammed.

Thomas Carlyle Thomas Carlyle in Eroi ed eroismo afferma stupito: Come ha potuto un singolo uomo essere in grado di unire le tribù in lotta, i beduini nomadi in una nazione tra le più forti e civilizzate in meno di due decenni?
Diwan Chand Sharma, nel libro Profeti d’oriente, sostiene: Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) era lo spirito della benevolenza e la sua influenza su tutti coloro che lo attorniavano è indimenticabile. [4]
Sarojini Naidu La famosa poetessa indiana Sarojini Naidu, parlando dell’uguaglianza di fronte a Dio nell’Islam, dichiara: L’Islam è stata la prima religione ad incitare e a praticare la democrazia.
Quando la moschea fa l’appello alla preghiera i Musulmani che vanno a pregare si riuniscono e si incarna la democrazia dell’Islam cinque volte al giorno nel momento in cui la gente comune e il re si inginocchiano e dicono gloria al nobile Dio.
Sono rimasta sbalordita dalla forza di unione dell’Islam, che rende gli uomini uguali e fratelli. [5].

Hurgronje Il professore Hurgronje afferma: L’unione delle nazioni fondata dal Profeta dell’Islam pone in primo piano il principio di unione internazionale e di fratellanza umana per mostrarsi guida per le altre nazioni. E continua: La realtà è che non esiste al mondo una nazione che abbia fatto ciò che ha compiuto l’Islam nella realizzazione dell’idea dell’unione nazionale.
Edward Gibbon Edward Gibbon e Simon Ockley in storia degli imperi arabi scrivono: Non c’è altro Dio che Allah e Muhammed è il suo Profeta, la semplice e chiara dichiarazione di chi abbraccia l’Islam.
L’immagine intellettuale della divinità non può essere rappresentata da idoli, l’onore del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) non ha superato i limiti delle virtù umane, i suoi precetti di vita hanno racchiuso la gratitudine dei suoi discepoli all’interno dei limiti della ragione e religione. [6]

Wolfgang Goethe Wolfgang Goethe, il grande poeta tedesco, ha dichiarato riguardo a Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui): Egli è un Profeta, non un poeta, quindi il Corano è una legge sacra, non un testo scritto dall’uomo per istruire o per divertire. [7]
Oggi, dopo un lasso di ben 14 secoli, la vita e gli insegnamenti di Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) sopravvivono così come sono, senza mancanze, alterazioni o interpolazioni. inoltre, offre la speranza immortale per molte malattie umane, così come avveniva durante la sua vita.

[1] Michael H. Hart , the 100: A ranking of the most influential persons in history, New York: Hart Publishing Company, inc., 1978, pag. 33.
Lamartine, Histoire de la Turquie, Paris, 1854, vol. ii, pp. 276-277.

[2] Lamartine, Histoire de la Turquie, Paris, 1854, vol. ii, pp. 276-277.

[3] The Genuine Islam, Singapore, vol. 1, no. 8, 1936.

[4] D.C. Sharma, The Prophets of the east, Calcutta, 1935, pp. 12.

[5] S. Naidu, Ideals of Islam, Vide Speeches & Writings , Madras, 1918, p. 169.

[6] History of the Saracen Empires , London, 1870, p. 54.

[7] Noten und Abhandlungen zum weststlichen dvan, Wa i, 7, 32.

** Tratto da rasoulallah.net



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