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islam La Bibbia e l'Islam.

2013
11 apr



L'essenza della religione islamica e' il puro monoteismo (tawhid): esso consiste nell' adorazione indirizzata solo ed esclusivamente verso Dio, nella fede in Lui e nei messaggeri da Lui inviati. La Bibbia fornisce ampie prove che supportano tale affermazione.

L' UNICITA'

indiceIl primo dei dieci comandamenti asserisce proprio che:
Io sono il Signore tuo Dio, non avrai altro Dio al di fuori di me. Non ti farai idolo o immagine alcuna di quanto e' lassu' nel cielo ne' di quanto e' quaggiu' sulla terra, ne' di cio' che e' nelle acque sotto la terra. Non servirai alcuno poiche' io sono il Signore tuo Dio.
(Esodo 20:2-4).
•Sappi dunque oggi e conserva bene nel tuo cuore che il Signore e' Dio lassu' nei cieli e quaggiu' sulla terra: e non ve n'e' un altro
(Deuteronomio 4:39).
•… e comprendiate che sono io. Prima di me non fu formato alcun dio, ne' dopo ce ne sara'. Io, io sono il signore, fuori di me non v'e' salvatore
(Isaia 43:10-11).
•… non sono forse io il Signore? Fuori di me non c'e'altro dio; Dio giusto e salvatore non c'e' fuori di me. Volgetevi a me e sarete salvi, paesi tutti della terra, perche' io sono Dio: non ce n'e' un altro. Lo giuro su me stesso
(Isaia 45: 21-23).
La seconda parte della formula di fede islamica, la fede in Maometto come inviato di Dio, si riallaccia alla frase pronunciata da Gesu':
•E questa e' la vita eterna: che essi conoscano te, unico vero Dio, e Gesu' Cristo che tu hai mandato.
(Giovanni 17:3)
Il verso puo' essere chiaramente parafrasato secondo la formula di fede islamica:

** Non c'e' dio al di fuori di Dio e Gesu' Cristo e' il messaggero di Dio **, che ha lo stesso significato di
** Non c'e' dio al di fuori di Allah e Muhammed e' il messaggero di Allah **.
Allo stesso modo, al tempo di Mose' la professione di fede testimoniava l'unicita' di Dio e la fede in Mose' in quanto suo messaggero ed inviato.
La fede islamica implica infatti il riconoscimento della missione di tutti gli inviati di Dio antecedenti la venuta di Mohammad.

LA PREGHIERA ISLAMICA

prehiera.jpgI musulmani si tolgono le scarpe prima di pregare. Nella Bibbia e' scritto:
Non avvicinarti! Togliti I sandali dai piedi, perche' il luogo sul quale sei e' santo!
(Esodo 3:5).
I musulmani, inoltre, compiono le abluzioni prima di offrire la preghiera. Anche questa pratica e' citata dalla Bibbia, allorche' si afferma:
•… vi mise dentro l'acqua per le abluzioni. E Mose', Aronne e I suoi figli si lavavano con essa le mani ed I piedi quando entravano nella tenda del convegno e quando si accostavano all'altare. Essi si lavavano come il Signore aveva ordinato a Mose'
(Esodo 40:31-32).
I musulmani pregano cinque volte al giorno , dall'alba fino a notte e questo è conforme agli insegnamenti biblici:
•Sia benedetto il nome del Signore ora e sempre . Dal sorgere del sole al suo tramonto sia lodato il nome del Signore.
( Salmi 113,3).
Il musulmano prega a specifiche ore del giorno: All'alba, a mezzogiorno al pomeriggio , al tramonto ed alla sera.
Ancora la Bibbia ha evidenziato questo comportamento:
•Pietro e Giovanni salirono al tempio all'ora della preghiera essendo la nona ora (3 pm)
( Atti 3,1)
( equivalente alla preghiera pomeridiana dei musulmani, l' asr).
Inchinarsi e prosternarsi sulla terra al momento della preghiera sono atteggiamenti che sembrano stupire i fratelli cristiani nonostante la Bibbia fornisca numerosi esempi di queste azioni
•(Gesù) si prostrò con la faccia a terra e pregò
( Matteo 26,39)
• Mosè si curvò fino a terra e si prostrò.
( Esodo 34,8)
• Abramo si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui.
( Genesi 17,3)
• Quando il servo di Abramo ebbe udito le loro parole si prosternò davanti al Signore.
( Genesi 24,52 )
•Giosue'si chinò con la faccia a terra e si prosternò
( Giosue' 5,14)
•Esdra ed il popolo alzarono le mani si inginocchiarono e si prosternarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.
( Neemia 8,6)
Dopo la preghiera i musulmani chiedono la grazia ed i favori di Dio elevando le mani.
Questa pratica, nella Bibbia, e'comune a molti profeti.
•( Salomone ) dopo la preghiera si alzò davanti all'altare del Signore dove era inginocchiato con le palme tese verso il cielo.
( I Re 8,54)
•Ezra benedisse il Signore e tutto il popolo rispose Amen, alzando le mani
(Neemia 8,6)

IL DIGIUNO

Questo è uno dei cinque pilastri dell'Islam: i musulmani digiunano durante il mese del Ramadan , ma digiunano anche in alcuni altri giorni durante il corso dell'anno per compiacere Dio onnipotente. •Gesù digiunò per cinquanta giorni .
Matteo ( 5,6).
Il suo insegnamento sul digiuno era totalmente islamico:
•E quando digiunate non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano.
Matteo ( 6, 16-18).

LA CARITA'

carità.jpgQuesto è un altro atto obbligatorio del culto islamico chiamato Zakah (termine biblico decima).
Le leggi riguardanti la carità ed il pagamento della decima sono contenute nel Levitico
• Ogni decima della terra, cioè delle granaglie del suolo, dei frutti degli alberi, appartiene al Signore, è cosa consacrata al Signore…etc
( Levitico 27,30-33 ).
Gesù disse:
• Quando fai l'elemosina , non suonare la tromba davanti a te come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e per le strade per essere lodati dagli uomini.
( Matteo 6,1-4 ).
Anche questo è in pieno accordo con l'insegnamento islamico della carità.

ETICHETTA ISLAMICA

etichetta.jpgI musulmani si salutano dicendo " Assalam alaikum" che significa " la pace sia con voi".
Questo era praticato da Gesù, come possiamo leggere nel Vangelo di Giovanni ( 20, 19-26 ):
• Venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse , la pace sia con voi…,nel Vangelo di Luca ( 24, 36) in cui si legge •… Gesù apparve in mezzo a loro e disse , Pace a voi.Frequentemente i musulmani usano la frase Insha Allah che significa se Dio vuole.
Noi troviamo queste istruzioni nella Bibbia:
•Ed ora a voi che dite oggi o domani andremo nella tal città, vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni , mentre non sapete cosa sarà domani….Dovreste invece dire , se il Signore vorrà vivremo e faremo questo e quello!
( Lett. di Giacomo 4, 14-15 )

OSSERVANZE ISLAMICHE

I musulmani non possono mangiare il maiale . Anche la Bibbia lo proibisce:
•Ma tra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa non mangerete i seguenti… il porco perché ha l'unghia bipartita da una fessura ,ma non rumina e lo considererete immondo
( Levitico 11,7-8 )
I musulmani non bevono vino ed alcolici.
La Bibbia da' le ragioni per questa proibizione :
•Il vino ed il mosto tolgono il senno
( Osea 4.11 )
•Il vino è rissoso il liquore è tumultuoso: chiunque se ne inebrierà non è saggio • Non essere tra quelli che si inebriano di vino, né tra coloro che sono ghiotti di carne perché l'ubriacone ed il ghiottone impoveriranno
( Proverbi 20,1 ; 23,20-21 )
I musulmani non possono praticare l'usura ( prendere interessi sul denaro).
usura.jpgLa Bibbia raccomanda lo stesso:
•Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio : voi non dovrete imporgli alcun interesse.
( Esodo 22,24 )

Conclusioni

L'intenzione di questo documento è quello di mettere in evidenza le similitudini esistenti tra le due religioni: Islam e Cristianesimo.
L'Islam è un completo modo di vivere.
Le somiglianze sono così forti in quanto per entrambi i messaggi la fonte è la stessa, Dio onnipotente.
La sola differenza è che i cristiani hanno abbandonato queste pratiche mentre i musulmani le seguono.
Essi, dunque, non dovrebbero considerare strane le pratiche della religione islamica, poiche' queste rappresentano l'obbedienza al comando dell' Onnipotente.
Sarebbe certamente bello se anche i cristiani oggi seguissero queste pratiche.
Forse Dio l'Onnipotente ha dato a noi musulmani il coraggio e la saggezza di vedere la verità per essere guidati sulla giusta strada. corano

Profezie bibliche sull'avvento di Mohammed: il profeta dell'Islam.

Le profezie bibliche sull'avvento del profeta Mohammed sono la prova della verità dell'Islam per il popolo che crede nella Bibbia.In Deuteronomio 18, Mosè riferì che Dio gli disse: Per loro farò uscire un profeta come te tra i loro fratelli; metterò le mie parole nella sua bocca e lui dirà loro tutto ciò che gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le mie parole che il profeta pronuncia in mio nome, Io stesso gliene chiederò conto.
(Deuteronomio 18:18-19).1

Da questi versi si conclude che il profeta in questa profezia deve avere le seguenti tre caratteristiche:
1) Dovrà essere come Mosè.
2) Proverrà dai fratelli degli Israeliti, cioè gli Ismaeliti.
3) Che Dio porrà le Sue parole nella bocca di questo profeta e che proclamerà ciò che Dio gli comanderà.
Ecco le tre caratteristiche esaminate in modo più approfondito:
1) Un profeta come Mosè:
Difficilmente sono esistiti due profeti così simili come Mosè e Muhammed.
Ad entrambi è stata data una comprensione globale della legge e del codice di vita.
Entrambi incontrarono i loro nemici e furono vittoriosi in modo miracoloso.
Entrambi furono accettati come profeti e uomini di stato.
Entrambi scapparono da chi li voleva assassinare.
Le analogie tra Mosè e Gesù dominano non solo le similitudini precedenti ma anche altre cruciali. Queste includono la nascita, la vita familiare, la morte di Mosè e di Mohammed ma non quella di Gesù. Inoltre Gesù fu considerato dai suoi discepoli il Figlio di Dio e non esclusivamente un profeta di Dio, come erano Mosè e Mohammed e come i musulmani credono che Gesù fosse. Così, questa profezia si riferisce al profeta Mohammed e non a Gesù, poiché Mohammed è più simile a Mosè che non a Gesù.
Come si può anche notare dal Vangelo di Giovanni, i Giudei aspettavano l'adempimento di tre distinte profezie.
La prima era la venuta di Cristo. La seconda la venuta di Elia. La terza era la venuta del profeta.
Questo è chiaro nelle tre domande che vennero poste a Giovanni Battista: Ora questa fu la testimonianza di Giovanni, quando gli Ebrei di Gerusalemme inviarono sacerdoti e Leviti per chiedergli chi fosse. Egli confessò, non negò e confessò, "Non sono il Cristo. Essi gli chiesero, Quindi chi sei? Sei Elia? Egli disse, Non lo sono. Sei il profeta? Egli rispose, No.
(Giovanni 1:19-21).
Se si cerca in una Bibbia con riferimenti incrociati, si troverà nelle note marginali che la parola "Il profeta" si trova in Giovanni 1:21, poiché queste parole si riferiscono alla profezia del Deuteronomio 18:15 e 18:18.2 Si conclude da ciò che Gesù Cristo non è il profeta menzionato nel Deuteronomio 18:18.
2) Dai fratelli degli Israeliti:
Abramo ebbe due figli, Ismaele e Isacco (Genesi 21). Ismaele divenne il fondatore della nazione araba e Isacco divenne il fondatore del popolo ebraico. Il profeta di cui si parla non proviene dagli Ebrei stessi, ma dai loro fratelli, cioè gli Ismaeliti. Mohammed , un discendente di Ismaele, è dunque questo profeta.
Anche, Isaia 42:1-13 parla del servo di Dio, il Suo "prescelto" e "messaggero" che porterà una legge.Egli non vacillerà o si scoraggerà fino a quando si stabilirà la giustizia sulla terra. Nella sua legge le isole porranno la loro speranza
(Isaia 42:4).
Verso 11, connette l'attesa di uno dei discendenti di Kedar. Chi è Kedar? Secondo la Genesi 25:13, Kedar era il secondo figlio di Ismaele, l'antenato del profeta Mohammed .
3) Dio porrà le Sue parole nella bocca di questo profeta: Le parole di Dio (il Sacro Corano) furono messe nella bocca di Mohammed. Dio inviò l'Arcangelo Gabriele per insegnare a Mohammed le parole esatte di Dio (il Sacro Corano) e gli chiese di dettarle al popolo come le aveva udite. Le parole non sono quindi sue. Esse non provengono dai suoi pensieri, ma vennero messe nella sua bocca dall'Arcangelo Gabriele. Durante la vita di Mohammed , e sotto la sua supervisione, queste parole vennero quindi memorizzate e scritte dai suoi compagni.
Anche questa profezia nel Deuteronomio menziona che questo profeta dirà le parole di Dio in nome di Dio. Se si cerca nel Sacro Corano, si troverà che tutti i capitoli, tranne il Capitolo 9, sono preceduti o iniziano con la frase, "Nel nome di Dio, il Compassionevole, il Misericordioso."

Un'altra indicazione (oltre a questa nel Deuteronomio) è quella in cui Isaia lega il messaggero connesso a Kedar con una nuova canzone (una scrittura in un nuovo linguaggio) per essere cantata da Dio (Isaia 42:10-11). Ciò viene menzionato più chiaramente nella profezia di Isaia: "e un'altra lingua, parlerà egli con questo popolo" (Isaia 28:11 KJV). Un altro punto di collegamento, è che il Corano venne rivelato in capitoli in un periodo di ventitrè anni. È interessante comparare ciò con Isaia 28 che parla della stessa cosa, Sì: Precetto su precetto, precetto su precetto, norma su norma, norma su norma; un po' qui, un po' là.
(Isaia 28:10).
Si noti che Dio disse nella profezia del Deuteronomio 18, Se qualcuno non ascolterà le mie parole che il profeta dice in mio nome, Io stesso gliene chiederò conto.
(Deuteronomio, 18:19).
Ciò significa che chiunque crede nella Bibbia deve credere in ciò che questo profeta dice e questo profeta è Mohammed.



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